Ambiente.
Alcune riflessioni sul problema ambientale
Il disastro ecologico causato dal cambiamento radicale della produzione industriale e della economia, ha determinato, nel tempo, come reazione, un movimento di idee critico verso la civiltà industriale. Il filone principale di questa ideologia anti industriale è rappresentato dal marxismo del novecento e da tutte le sue ramificazioni ideologiche. Il movimento ecologista che ha raccolto l'eredità di questo pensiero critico e radicale, rinunciando a massimalismi e fondamentalismi ideologici, si è stemperato in un movimento variegato, dalle molte anime, ma con l'obiettivo comune: garantire all'uomo la vita nell'ecosfera, la più armoniosa e salubre possibile. In tale contesto si profila sempre più la necessità di intervenire sul modo di produrre, ponendo ostacoli a quelle lavorazioni che generano veleni pericolosi per l'uomo, nel cercare delle fonti di energia il più pulite possibile. Questo non significa predicare un'austerità ideologica fine a se stessa perchè tutti vogliamo continuare a godere delle comodità e degli agi che il mondo contemporaneo ci offre copiosamente. Bisogna, però, modulare meglio le attività economiche, in maniera più concertata e razionale, per garantire quello "sviluppo sostenibile", invocato dalle autorità mondiali più illuminate, che permetta di soddisfare non soltanto i nostri bisogni, ma anche quelli delle generazioni future. Sull'uomo contemporaneo, quindi, urgono e incombono le gravi responsabilità nei confronti delle generazioni future. Superare il narcisismo egoista del massimo piacere e divertimento da realizzare nel presente immediato, significa dirigere il nostro pensiero al benessere dei nostri figli e nipoti, consegnare loro, in una ipotetica e ideale staffetta, un pianeta vivibile o almeno nelle condizioni come noi abbiamo avuto il piacere di vedere e di vivere. E', altresì, necessario tutelare il patrimonio urbanistico, architettonico e artistico delle nostre città, così piene di storia e di cultura.
Occorre, quindi, soddisfare il nostro senso estetico e permettere che le testimonianze più alte delle civiltà che ci hanno preceduto siano accessibili anche alle generazioni future. In tale quadro, abbiamo inteso dare il nostro contributo, mettendo a punto una tecnologia innovativa e competitiva che partendo dal recupero di un rifiuto, lo trasforma in materia prima e lo utilizza per la produzione di nuovi materiali per l'edilizia di tipo bioecocompatibili. Il nostro procedimento, attraverso varie fasi, recupera dalla "marmettola", il carbonato di calcio cristallino e lo trasforma in "pasta carbonatica". Con la nostra tecnologia, il recupero totale della "marmettola", non produce altri scarti di lavorazione e/o rifiuti di alcun genere, non vengono rilasciate emissioni di qualunque genere nell'ambiente, non produce alcun altro inquinamento delle acque di lavorazione: il tutto nel pieno rispetto del Codice Ambientale. La "pasta carbonatica" è la base dei prodotti ecolinea unitamente al compound specifico per ogni singolo prodotto. Il riuso intelligente della "pasta carbonatica", elimina totalmente il problema ambientale relativo alla "marmettola", che, in quanto rifiuto, se non recuperato, è da conferire prevalentemente in discarica.